Giovedì, 19 Novembre 2020 11:12

Mi sono bloccato con la schiena, che fare?

Quante volte siamo stati contattati o ci è stato chiesto sia dai nostri pazienti che da soggetti che lamentano forti dolori lombari: "Buongiorno, mi sono bloccato con la schiena, cosa posso fare o cosa mi consiglia?"

Con il termine blocco della schiena (detto anche lombaggine o lombalgia) comunemente definito "colpo della strega" si intendono forti dolori lombari, ma realmente cosa è?

Sempre più frequentemente i miei pazienti si rivolgono a me, perché riferiscono, come sintomo, dei formicolii notturni agli arti superiori, quindi alle braccia ma soprattutto alle mani, sia omolaterali che bilaterali a volta associato anche ad altri sintomi.

L’osteopatia, infatti, spesso può essere un’ottima risposta a questa problematica, ovviamente previa visione e valutazione del paziente, in quanto tale sintomo può essere la conseguenza di più fattori, che necessitano la presa in carico anche di altri specialisti.

I dolori articolari spesso ci limitano nelle nostre azioni, nelle nostre scelte e nella vita quotidiana. Hanno per noi una perturbazione e un'influenza giornaliera; spesso si dà la colpa all'età e pensiamo che sia impossibile star bene. L’obiettivo del benessere e della salute sembra irraggiungibile. Sarà quindi mio interesse approfondire cosa sono i dolori articolari e la connessione con l'età.

Le tecniche osteopatiche sono delle tecniche manuali che l'osteopata sceglie durante il suo trattamento per migliorare e prendersi cura del paziente. La più conosciuta, tra queste tecniche è lo scrocchio, ma c'è molto altro oltre questo. Non tutti i pazienti possono essere "scrocchiati", perché in alcune età sarebbe una scelta sbagliata (neonati, bambini, donne in gravidanza e anziani) e perché in alcune patologie può essere dannosa (osteoporosi…).

Sollecitata dalla comune e frequente domanda di chi lamenta un dolore lombare o cervicale affronto in questo articolo l'ernia del disco, la più nota delle discopatie. Sottolineo come questa patologia che mentre un tempo si riscontrava in soggetti adulti con lavori particolarmente usuranti, oggi si evidenzia anche in persone di giovane età e con maggior diffusione. La continua evoluzione delle strumentazioni e quindi precisione di esami diagnostici come la Rmn e la Tac, consentono una individuazione più rapida di questa patologia.

Chiariamo che la parte del corpo interessata è la colonna vertebrale ed in particolare prendiamo in esame i dischi intervertebrali. I tessuti, fibro-cartilaginei, che compongono questi dischi, sono formati da una porzione centrale, nucleo, a consistenza più molle e gelatinosa e da un rivestimento esterno, l'anello fibroso. Sono presenti lungo tutta la colonna, dal tratto cervicale fino alla prima sacrale, unendo stabilmente le vertebre.

L’osteopatia osserva le cicatrici attraverso la visione olistica del corpo umano, come un tutt’uno: psiche, anima e corpo. Anche nel caso delle cicatrici l’osteopatia si rivela un valido strumento.

Per alcuni popoli le cicatrici o meglio la “scarificazione”, incisione intenzionale della pelle, sono considerate ornamentali e rappresentano da sempre un rito di passaggio, o appartenenza oppure ancora di bellezza. In quest’ultimo caso le cicatrici assumendo un significato strettamente legato all’estetica sono come i “tatuaggi” e la “body modification” dei nostri tempi.

Cosa è la presentazione podalica?

Si parla di presentazione podalica quando la posizione assunta dal feto all’interno dell’utero materno impegna con le natiche o i piedi il canale del parto.

Durante la gestazione il feto può assumere varie posizioni nell’utero della mamma, la disposizione ottimale del nascituro, per un parto sicuro per entrambi, è quella cefalica ed è quindi auspicabile che il feto sia già così posizionato verso la 33esima settimana poiché più ci si avvicina alla data presunta del parto e minori sono le possibilità che il feto, se ancora in posizione podalica, riesca a ruotarsi da solo per assumere la corretta posizione. Se questa problematica persiste fino al termine della gravidanza, nonostante manovre esterne effettuate da personale medico, sarà necessario effettuare il parto cesareo.

Venerdì, 15 Marzo 2019 11:49

Studio Osteopatia in zona Prati

Nello studio della dott.ssa Eleonora Garibaldi verrete accolti in un ambiente confortevole e con il massimo dell'ospitalità sia per le vostre richieste di consulenza, che sono basilari per una corretta anamnesi, sia per i trattamenti osteopatici.

Raggiungere lo studio in automobile

  • Quartiere Prati - Via Gavinana 4 - Interno 4 - (c/o Studio Medico Spada)

Raggiungere lo studio di Prati da fuori Roma

Se si proviene dei quartieri più a Nord di Roma, come i quartieri di Labaro, Bufalotta o nei dintorni, è consigliato prendere il Grande Raccordo Anulare fino ad arrivare all'uscita per Roma Tor di Quinto, sulla quale si dovrà proseguire per circa 1,2 km fino ad incontrare l'uscita per Roma Tor di Quinto. Dopo averla presa si deve proseguire sul Viadotto Giubileo del 2000 e su Via Flaminia Nuova e successivamente dritto su Piazzale Manila e su via Cesare Fracassini e continuare a mantenere via Cesare Fracassini svoltando a sinistra; prende il Lungotevere Flaminio e proseguire, poi svoltare a sinistra sul Ponte del Risorgimento e prendere, svoltando a sinistra, Piazza Monte Grappa; svoltare a destra e prendere via Luigi Settembrini, svoltare successivamente a sinistra per prendere Piazza delle Cinque Giornate e infine proseguendo per circa 200 m si troverà via Gavinana dove al numero 4 si trova lo studio.

Raggiungere lo studio dal centro di Roma

Se si proviene dai pressi di Villa Borghese è consigliato prendere il Ponte Matteotti e proseguire su via Luigi Settembrini, svoltare a sinistra e prendere Piazza delle Cinque Giornate e proseguire dritti su via Fornovo fino a trovare via Gavinana.

Raggiungere lo studio con i mezzi pubblici

  • Quartiere Prati - Via Gavinana 4 - Interno 4 - (c/o Studio Medico Spada)

Lo studio Osteopatico con sede nel quartiere storico di Prati è facilmente raggiungibile da tutti i quartieri di Roma.

Le linee ATAC di superficie sono: 87 - 30 - 982 - 490 - 590

Linee della Metropolitana: A - B

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Venerdì, 15 Marzo 2019 11:47

Studio Osteopatico vicino Acilia

Lo studio si trova in zona Infernetto non molto distante dal quartiere residenziale di Acilia

Nello studio della dott.ssa Eleonora Garibaldi verrete accolti in un ambiente caldo, confortevole ed ospitale sia per le vostre richieste di consulenza, che sono basilari per una corretta anamnesi, sia per i trattamenti osteopatici.

Raggiungere lo studio in automobile

  • quartiere Infernetto Via Giacomo Orefice 54

Raggiungere lo studio da Roma centro

Prendere la via C. Colombo in direzione Ostia, arrivando al secondo semaforo (il successivo a quello posto all’altezza della Tenuta Presidenziale) mantenere la destra ed immettersi sulla laterale della Colombo, in vista del successivo semaforo mantenere la sinistra, quando possibile girare a sinistra.

Vi troverete sulla Via E.W. Ferrari, superato il punto ESSO, girate a sinistra su via A. Franchetti prendete poi a destra per via Lotti percorretela e girate a destra alla quarta traversa su Via G. Orefice e percorretela fino al civico n. 54.

Raggiungere lo studio da Ostia

Prendere la via C. Colombo in direzione Roma centro percorrerla fino al semaforo successivo a quello di Casal Palocco, girando a destra, evitando il semaforo, come per entrare al distributore Esso e vi troverete su via E.W. Ferrari, superato il punto ESSO, girate a sinistra su via A. Franchetti prendete poi a destra per via Lotti percorretela e girate a destra alla quarta traversa su Via G. Orefice e percorretela fino al civico n. 54.

Pubblicato in Dove siamo
Giovedì, 14 Marzo 2019 12:45

Il reflusso gastroesofageo nei neonati

Cosa è il reflusso gastroesofageo nei neonati? Il reflusso gastroesofageo (RGE) nei neonati è una condizione clinica che viene sempre più frequentemente sottoposta al parere del medico pediatra, non sempre però è associabile ad una sintomatologia che può divenire pericolosa, la malattia da reflusso (DRGE).