L'osteopatia e le cicatrici: cosa sono e quali soluzioni

Scritto da Venerdì, 31 Maggio 2019 08:01
Osteopatia per cicatrici risolve il problema Osteopatia per cicatrici risolve il problema

L’osteopatia osserva le cicatrici attraverso la visione olistica del corpo umano, come un tutt’uno: psiche, anima e corpo. Anche nel caso delle cicatrici l’osteopatia si rivela un valido strumento.

Per alcuni popoli le cicatrici o meglio la “scarificazione”, incisione intenzionale della pelle, sono considerate ornamentali e rappresentano da sempre un rito di passaggio, o appartenenza oppure ancora di bellezza. In quest’ultimo caso le cicatrici assumendo un significato strettamente legato all’estetica sono come i “tatuaggi” e la “body modification” dei nostri tempi.

Che cosa sono le cicatrici?

Il corpo umano ha come punto di contatto con il mondo che lo circonda la pelle o cute, che è il nostro organo più esteso. Le cicatrici altro non sono che il segno più o meno visibile di una passata lesione, di un vecchio trauma o di un intervento chirurgico passato. In poche parole, il risultato visibile di una guarigione del tessuto connettivo, che può avvenire sia naturalmente sia per mezzo di punti di sutura.

Quali sono le tipologie delle cicatrici?

Noto durante i trattamenti che alcuni dei miei pazienti presentano, cicatrici sul corpo. Solitamente sono dovute ad un parto cesareo, ad una lesione superficiale, ad una appendicectomia o altre situazioni pregresse che hanno richiesto un intervento chirurgico. Brevemente, per chiarezza, elenco i vari tipi di cicatrici:

  • Cicatrice normale, si presenta liscia e di colore più chiaro, se in una zona pilifera, ne risulta priva;
  • Cicatrice atrofica, si presenta con margini non perfettamente uniti e nelle prime fasi a seguito di trauma o trazione può portare alla riapertura della lesione;
  • Cicatrice ipertrofica, si manifesta nelle lesioni legate alle articolazioni, è formata dal tessuto fibroso in eccesso, ed ha un aspetto gonfio, risulta dolente e può limitare il movimento;
  • Cicatrice cheloide, si manifesta quando durante la fase di guarigione avviene una produzione eccessiva di tessuto di granulazione che cresce oltre i normali margini della ferita, deformando la zona cutanea interessata. Presenta una colorazione più scura e può essere causa di disagio psicologico.

Ovviamente più tessuti molli, sia superficiali che profondi, sono stati incisi durante un intervento e più facilmente la cicatrice può diventare un cheloide. Questa lesione cicatriziale presenta una ridotta elasticità e tende a creare delle aderenze tessutali sia superficiali che profonde nel parte cutanea interessata.

L’osteopatia può migliorare i problemi causati da una cicatrice.

Nei film le cicatrici che segnano il corpo di un personaggio sono solo un elenco di ricordi, nella vita reale, purtroppo, ricordano al sistema nervoso il dolore del trauma e sono di ostacolo ai movimenti.

Quando la cicatrice interessa solo gli strati superficiali o lo strato sottocutaneo, è più facile intervenire da soli usando creme specifiche che migliorano l’elasticità dei tessuti e ne ripristinano la funzionalità. A nulla, però, servono creme e rimedi della nonna per i danni tessutali più profondi, nei cui casi, l’osteopatia è l’arma vincente.

Il tessuto cicatriziale può, in alcuni casi, alterare altre strutture ad esso collegate, come ad esempio la parte vascolare rallentando il microcircolo oppure a livello osseo, creando rigidità e limitazione articolare.

Questo causa una serie di dolori articolari e meccanici ed i sintomi dolorosi che i pazienti più frequentemente riferiscono sono ad esempio:

  • dolori posteriori, vicino all’osso sacro, per un’alterazione della meccanica articolare dell’articolazione sacro-iliaca, dovuta ad una rigidità di movimento dell’ileo per una cicatrice di un intervento di appendicectomia
  • dolori sacrali o lombari per i postumi di un parto cesareo

Per tutte quelle cicatrici che coinvolgono la parte più profonda del derma è necessario quindi intervenire con un lavoro osteopatico diretto e manuale. E’ fondamentale testare come i tessuti circostanti di una cicatrice si siano adattati ad una zona meno elastica. Le cicatrici vanno valutate e trattate con un idoneo lavoro manuale effettuato dall’osteopata. Il trattamento serve a migliorare l’elasticità tessutale e la vascolarizzazione, per evitare che l’alterazione prodotta dalla cicatrice comprometta l’equilibrio corporeo.

Infatti per il principio della tensegrità, che è alla base anche del nostro corpo umano, variare le tensioni a livello locale fa variare a livello sistemico la funzionalità complessiva.

Dott.ssa Eleonora Garibaldi

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