Quante volte siamo stati contattati o ci è stato chiesto sia dai nostri pazienti che da soggetti che lamentano forti dolori lombari: "Buongiorno, mi sono bloccato con la schiena, cosa posso fare o cosa mi consiglia?"
Con il termine blocco della schiena (detto anche lombaggine o lombalgia) comunemente definito "colpo della strega" si intendono forti dolori lombari, ma realmente cosa è?
Sempre più frequentemente i miei pazienti si rivolgono a me, perché riferiscono, come sintomo, dei formicolii notturni agli arti superiori, quindi alle braccia ma soprattutto alle mani, sia omolaterali che bilaterali a volta associato anche ad altri sintomi.
L’osteopatia, infatti, spesso può essere un’ottima risposta a questa problematica, ovviamente previa visione e valutazione del paziente, in quanto tale sintomo può essere la conseguenza di più fattori, che necessitano la presa in carico anche di altri specialisti.
I dolori articolari spesso ci limitano nelle nostre azioni, nelle nostre scelte e nella vita quotidiana. Hanno per noi una perturbazione e un'influenza giornaliera; spesso si dà la colpa all'età e pensiamo che sia impossibile star bene. L’obiettivo del benessere e della salute sembra irraggiungibile. Sarà quindi mio interesse approfondire cosa sono i dolori articolari e la connessione con l'età.
Le tecniche osteopatiche sono delle tecniche manuali che l'osteopata sceglie durante il suo trattamento per migliorare e prendersi cura del paziente. La più conosciuta, tra queste tecniche è lo scrocchio, ma c'è molto altro oltre questo. Non tutti i pazienti possono essere "scrocchiati", perché in alcune età sarebbe una scelta sbagliata (neonati, bambini, donne in gravidanza e anziani) e perché in alcune patologie può essere dannosa (osteoporosi…).
Da molti anni svolgo la professione di osteopata e l’esperienza ed i casi trattati mi consentono di individuare il problema del paziente già dalla prima seduta.
Il primo contatto con il paziente avviene nella maggior parte dei casi per telefono e puntualmente mi vengono poste sempre le stesse domande:
Rispondo gentilmente ed esaustivamente a tutte le domande tranne ad una, l’ultima. Perché io non so mai! (credo non possa saperlo nessuno), prima di iniziare, quante sedute serviranno. Devo capire, testare e valutare la causa del problema.