Osteopatia e Diaframma: i pilastri del benessere psicofisico

Scritto da Giovedì, 13 Giugno 2019 06:46
Osteopatia e diaframma Osteopatia e diaframma

L’osteopatia individua nel diaframma, sarebbe più corretto dire diaframmi, uno dei punti fondamentali della struttura del corpo umano. Sono infatti tre i diaframmi che l’osteopatia, con la sua visione olistica, esamina con interesse nell'anatomia umana:

  • il tentorio del cervelletto;
  • il diaframma toracico;
  • il diaframma pelvico (detto pavimento pelvico).

Vorrei, in questo articolo, prendere in esame il diaframma toracico descrivendone sommariamente la funzione, l'importanza e come l'osteopatia può risolvere le disfunzioni.

Che cosa è il diaframma?

Il significato della parola, come è facilmente intuibile, significa “elemento divisorio”, infatti il diaframma separa anatomicamente la cavità toracica da quella addominale.

Il diaframma è un muscolo-tendineo lungo ed appiattito dalla forma a cupola non simmetrica, innervato centralmente dal nervo frenico, viene attraversato dall'aorta ed è collegato a tutti i principali organi ed alla spina dorsale.

 

Quindi per la sua posizione anatomica, al di sotto dei polmoni e del cuore e per gli ancoraggi vertebrali, rappresenta uno dei muscoli fondamentali del nostro sistema corporeo.

Quali funzioni svolge il diaframma?

Il diaframma è direttamente legato al meccanismo della respirazione, viene quindi considerato e definito il “muscolo del respiro”. Come il cuore che pompa il sangue in continuazione, così questo muscolo ci permette con l’atto respiratorio di incamerare ossigeno e di buttar fuori le scorie. Due processi vitali altrettanto importanti.

La respirazione avviene in modo involontario ovvero senza il nostro intervento, per mezzo dei centri nervosi che inviando impulsi al muscolo del diaframma ed ai polmoni consentono il movimento.

Questo movimento “a pompa” consente ai polmoni di svolgere il loro indispensabile compito ovvero l'atto respiratorio, che si compone di due movimenti:

  • inspirazione, il diaframma contraendosi si abbassa e allarga le coste consentendo ai polmoni di riempirsi di aria
  • espirazione, il diaframma rilassandosi si solleva a cupola stingendo il torace facendo così fuoriuscire l'aria

Siamo tuttavia in grado di alterare consapevolmente questo meccanismo “autonomo”, ad esempio durante degli esercizi di respirazione o durante una crisi di panico.

Quindi è facile comprendere quale sia l'importanza della funzione che svolge e come un'alterazione della capacità del movimento muscolare incida sul volume di aria immessa/emessa dai polmoni. Fattore che non è, a mio avviso, assolutamente da sottovalutare. Il diaframma con il movimento “ a pompa” svolge anche un'altra funzione importante per la meccanica digestiva la peristalsi interessando logicamente gli organi sottostanti.

Quali sono le cause dei problemi al diaframma?

Le cause più frequenti sono le malattie psicosomatiche e lo stress dovuto a condizioni sociali, all'ambiente lavorativo ed ai rapporti interpersonali.

Queste situazioni ci portano a modificare il nostro modo di respirare ed inconsciamente tratteniamo il fiato riducendo gli atti respiratori dai normali 12-16 ai soli 8-12 movimenti.

Alterando, nei giorni e nei mesi, la respirazione si arriverà inevitabilmente ad una modifica della capacità di movimento del diaframma che produrrà come risultato il fiato corto e la sensazione di rimanere senz'aria.

Se, ad esempio, il soggetto pratica un'attività sportiva questi sintomi porteranno più precocemente ad una stanchezza muscolare e quindi ad una riduzione della pratica sportiva.

Un'altra causa che provoca problematiche al diaframma è una lesione al nervo frenico, basta pensare che una lieve irritazione è causa del singhiozzo.

Perché rivolgersi all'osteopatia per curare il diaframma?

La grande difficoltà che incontro con i miei pazienti è quella di far capire l'importanza che riveste il “muscolo del respiro”. Non siamo abituati a porre la dovuta attenzione all'atto respiratorio che essendo naturale sembra per noi scontato “tanto respiriamo”. Non è così.

Imparare a respirare in maniera corretta non solo consente di dare un maggior afflusso di ossigeno ai polmoni ma apporta molti altri benefici al nostro stato psicofisico.

Proprio qui entra in gioco l’osteopata, con la sua visione globale e le sue competenze, alla ricerca delle possibili problematiche, vagliando anche altre parti anatomiche come ad esempio le cervicali.

Infatti il diaframma, come tutti i muscoli del nostro corpo, per muoversi ha bisogno di essere innervato, nel caso specifico dal nervo frenico. Se questo nervo, che origina a livello del collo, subisce una lesione o viene irritato influenzerà la capacità di contrazione del diaframma. L’osteopata in questi casi dovrà lavorare anche su questo tratto della colonna vertebrale per ristabilire un corretto equilibrio dinamico.

Contattatemi per prendere un appuntamento o anche solo per informazioni sarò lieta di parlare con voi.

Dott.ssa Eleonora Garibaldi

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