Sia durante il lockdown che dopo, il tempo passato al computer, in casa, è notevolmente aumentato ma spesso la posizione assunta, la postura alla scrivania, tenuta per tante ore al giorno, non è “smart”, anzi è poco intelligente creando quindi posizioni errate e mantenute a lungo con la conseguenza insorgenza di numerosi sintomi.
Sul posto di lavoro, in ufficio, le aziende tutelano i lavoratori rispettando le normative del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in maniera da tutelare la salute e la sicurezza nel luogo di lavoro, ma che succede invece a casa?
Ma a casa come possiamo tutelarci? Piccoli e utili consigli
In questi ultimi mesi, i pazienti che vengono da me a studio, si lamentano soprattutto di dolori:
- alle cervicali
- alle spalle
- ai polsi
- alle ginocchia
- alla schiena
che precedentemente al lockdown non avevano. Uno stato di affaticamento e maggior dolorabilità, che certamente può essere ricollegato all' improvvisa e diversa quotidianità, ma spesso durante l'anamnesi osteopatica emerge che le postazioni adottata a casa per svolgere lo smart working, sono poco adatte a tutelare la salute.
Ecco quindi, alcuni consigli utili che potranno certamente aiutarvi a migliorare la vostra postazione lavorativa e ricorrere ogni tanto dall'osteopata potrebbe essere un'ottima scelta.
Non sempre, in casa, si hanno a disposizioni scrivanie e sedie ergonomiche, e le persone si sono arrangiate con sedie che abitualmente si usano in cucina o in salotto, che non sono state disegnate e pensate per stare molte ore seduti per lavoro e che quindi, necessariamente, non ci consentono di mantenere una postura corretta.
La sedia, il tavolo e il computer sono idonee? Scopriamolo insieme
Per questo motivo vorrei darvi dei consigli sulla sedia, il tavolo e il computer.
La sedia:
è importante la sedia che si utilizza , deve essere a misura della gamba, quindi le sedie devono essere in proporzione alla propria altezza , il ginocchio e l'anca dovrebbero essere piegate a 90°,e i piedi ben poggiati a terra o su un'apposita pedana, quindi non sarebbe opportuno stare con le gambe accavallate o che i piedi toccano in punta.
La sedia dovrebbe avere uno schienale e le natiche dovrebbero essere ben poggiate allo schienale, quindi non sedetevi in punta alla sedia, come se fosse uno sgabello, altrimenti affatichereste troppo i muscoli erettori della colonna e inevitabilmente vi troverete, dopo alcuni minuti incurvati su voi stessi.
Il tavolo:
su cui lavorate dovrebbe essere abbastanza profondo in modo da poter poggiare tutto avambraccio (quella parte dell'arto superiore che va dal polso al gomito) sul tavolo, in modo da non mettere troppo sotto tensione i muscoli del collo e specialmente il trapezio, durante l'uo del mouse e della tastiera, meglio avere un mouse per il polso e le dita.
Il computer:
Anche l'utilizzo del portatile alla lunga non è una scelta corretta, perché lo schermo risulta troppo basso per gli occhi e la postura della testa, inevitabilmente flessa in avanti, crea una eccessiva tensione ai muscoli posteriore del capo, con la conseguenza comparsa di dolori cervicali e a volte vertigini. Sarebbe opportuno usare un computer fisso in modo da avere la tastiera leggermente inclinata, determinando la minima tensione dei muscoli del polso e delle dita, e lo schermo un po' in alto in modo da mantenere la testa diritta con gli occhi che guardano in avanti e non in basso.
Piccole strategie utilizzabili durante il lavoro
Quindi ricordatevi di alcuni consigli che vi sta dando l'osteopata, state facendo un “lavoro intelligente” quindi ogni ora cercate di alzarvi dalla sedia per almeno 5 minuti, cercate di utilizzare sedie comode e se necessario mettete un piccolo cuscino dietro la zona lombare , per stare ben appoggiati e sovraccaricare meno i muscoli della colonna, se dovete stare molto tempo seduti, non vi appesantite con pranzi pesanti, perché oltre al sonno post prandiale, rimettersi subito seduti non aiuta la digestione e il reflusso.
Poiché anche le ore di attività fisica si sono ridotte, il numero delle ore passate alla scrivania sono aumentate con una stasi inevitabile, non dimenticate di prendervi cura di voi, anche in questo periodo particolare di restrizioni e condizionamenti.
Rivolgetevi ad un'osteopata che può aiutarvi a migliorare questa situazione di malessere fisico, quindi per ulteriore informazione contattatemi per telefono o via e-mail e sarò contenta di potervi aiutare.