Non oso fare queste domande alla pediatra vergognandomi un po’, ma vado subito su internet per capirne di più e comprendo che l’osteopata è una figura sanitaria che lavora in più settori con tecniche diverse.
Contatto l’osteopata consigliatomi e la porta alla visita, non nego che ero spaventata perché non c’ero mai stata e quindi non sapevo cosa aspettarmi, e poi, da mamma, avevo anche timore, paure e perplessità che potesse far del male a mia figlia.
Siamo arrivati allo studio, accoglienza ottima, ci accomodiamo e l’osteopata inizia a farmi tante domanda sulla gravidanza, sul parto, sull’allattamento, sulla digestione di mia figlia, non capivo ma, ho risposto diligentemente.
Una sintonia particolare con l’osteopata
La cosa che mi ha colpito è che spesso l’osteopata guardava la bambina, come se volesse avere da lei delle risposte, poi l’ha messa sul lettino e ha iniziato a giocarci e parlarci, mentre con le sue manone, così mi sembravano in rapporto al corpicino di mia figlia, la palpava delicatamente sul collo, sulla testa, sulla pancia, io mi sarei aspettata da parte di mia figlia una certa insofferenza, invece lei stava sdraiata sule lettino tranquilla.
Osservavo con curiosità e stupore: l’osteopata e mia figlia si guardavano negli occhi, osservandosi, fissandosi in una sorta di comunicazione, Ludovica era interessata e tranquilla.
Il tempo del trattamento è volato, i 40 minuti sono passati rapidamente, Ludovica già alla fine del trattamento ruotava meglio il capo. Io ero senza parole in quanto benché fossi prevenuta e scettica alla fine mi sono convinta che forse era stata una buona soluzione.
Ludovica ha risolto il suo problema con 4 trattamenti. Ora il capo non ha più problemi, io e la pediatra siamo felicissime.
La cosa fantastica che Ludovica e l’osteopata si fossero messe in sintonia tra loro e che questa comunicazione avesse dato alla terapia un significato particolare.
Non nego che una volta finiti i trattamenti per Ludovica ci sono andata anche io per le mie vertigini.